La notte di Halloween è ormai alle porte e anche noi di Persona Portal abbiamo pensato di unirci ai festeggiamenti con una rubrica speciale.
È infatti innegabile che Persona, per quanto non appartenente al genere horror, abbia tra i suoi marchi di fabbrica una componente sinistra e inquietante, presente in tutti i capitoli della saga in maniera più o meno marcata. Tra situazioni angoscianti, inaspettati colpi di scena e graduali ribaltamenti di scenari che un attimo prima ci sono familiari e l’attimo dopo assumono contorni distorti, Persona vanta una vasta serie di elementi che difficilmente il giocatore dimenticherà.
Oggi siamo qui per parlare però di un preciso aspetto: le ambientazioni. Prima di iniziare, è necessario fare due precisazioni:
1. Questa è una classifica basata su gusti personali, pertanto potrebbero mancare ambientazioni che altri reputano degne di menzione;
2. Per evitare gli spoiler, Persona 5 non sarà presente. Al contrario, i precedenti giochi saranno parzialmente spoilerati (senza entrare troppo nel dettaglio dove possibile), leggete quindi a vostro rischio e pericolo.
Ecco dunque una classifica dei 5 luoghi (e in parte anche gli eventi che vi si svolgono) più inquietanti di Persona.
5. Magatsu Inaba (Persona 4)
Dungeon tra i più apprezzati di Persona 4, per avere un’idea di ciò che il giocatore si appresterà ad affrontare basta pensare che l’ingresso si trova nella Desolate Bedroom, ovvero una stanza con le pareti tappezzate di poster strappati, grandi macchie di sangue e un cappio che pende dal soffitto.
Magatsu Inaba è il dungeon generato dalla mente deviata di Adachi Tohru, e, come suggerito dal suo nome, si tratta di una versione corrotta della Inaba che conosciamo, illuminata da una luce rossa, coperta di segnaletica della polizia e con strade tortuose e ribaltate.
Durante l’esplorazione saremo più volte accompagnati dalle provocazioni di Adachi, il quale attenderà alla fine del dungeon per uno degli scontri più epici di Persona.
4. Lost Forest (Persona)
Probabilmente uno dei momenti più toccanti… avvenuti in un posto davvero inquietante, in circostanze davvero inquietanti.
Sarà la seconda visita del giocatore a questo luogo a metà tra il malinconico e il soffocante (sensazione ulteriormente accentuata dalla visuale in prima persona), che ripete quasi ossessivamente lo stesso sfondo di alberi dalle fronde viola.
Qui incontreremo una Maki distrutta dalla recente rivelazione circa la sua vera identità… che ci accoglierà con il viso coperto da una maschera. E non una maschera qualsiasi, ma una priva di qualsiasi tratto facciale, con delle piccole decorazioni ai lati che sembrano chiodi e danno l’impressione che essa sia stata inchiodata al volto della povera ragazza.
Insomma, Persona non sa proprio rinunciare al macabro neanche nel bel mezzo di una rimpatriata tra amici.
3. Xibalba, Cryonics Room (Persona 2)
La trama di Persona 2 Innocent Sin è probabilmente la più complessa e difficile da seguire nell’universo Persona, specialmente una volta giunti a Xibalba, il dungeon finale.
Sebbene l’intero dungeon meriti il terzo posto per la mole di terribili prove a cui il giocatore sarà sottoposto, la camera criogenica è scenario, di per sé inquietante, di eventi ancor più inquietanti.
Come reagireste se durante l’esplorazione di un dungeon, aperta una porta uguale a tutte le altre, vi trovaste davanti a degli alieni ibernati?
In realtà l’intera camera sarà una proiezione del sentimento di delusione di Ms. Ideal, che incontreremo proprio qui e che, dopo un discorso a dir poco delirante, libererà gli alieni dal loro sonno con l’intento di ucciderci.
Durante lo scontro Maya farà notare come il numero dei membri del nostro party e quello degli alieni coincidano, come se ogni alieno fosse l’equivalente di un personaggio. Dopo questa strana e inquietante battaglia, la scena terminerà con una rivelazione di Jun che farà nascere nel giocatore angoscianti sospetti sul destino di Maya. Insomma, davvero una camera in cui non vorrete ritornare!
2. Evil Spirit Club (Persona Q)
Terzo dungeon di Persona Q, l’Evil Spirit Club dovrebbe essere una semplice casa stregata organizzata da una classe della Yasogami High per il festival scolastico… peccato che una volta entrati ci troveremo davanti ben altro.
Mentre i piani superiori avranno l’aspetto di una scuola infestata, con scie di sangue ad imbrattare il pavimento, vetri frantumati, luci rossastre, puzzle da risolvere al buio e immancabili jumpscare, i piani inferiori metteranno a dura prova i nervi del giocatore con lunghe fasi di esplorazione senza luci e assalti di bambole che braccheranno il party muovendosi nelle ombre. A farci compagnia per tutto il dungeon ci sarà inoltre una tipologia di FOE tra le più irritanti e disturbanti: bambini con la testa coperta da un sacco, che inseguiranno il giocatore proprio come in un gioco horror.
Che dire, l’Evil Spirit Club è stato creato appositamente per lasciare una sgradevole sensazione nel giocatore, e di certo riesce nel suo intento!
1. Dark Hour (Persona 3)
Il primo elemento sovrannaturale con cui veniamo a contatto all’inizio di Persona 3 è la famigerata Dark Hour, che ogni notte, allo scoccare della mezzanotte, trasforma Port Island (e non solo) in un limbo agghiacciante per una misteriosa venticinquesima ora.
Ogni elemento atmosferico o suono viene a mancare, il cielo si tinge di verde ed un’enorme luna gialla sembra voler cadere sulla Terra. Ogni superficie si ricopre di sangue gocciolante e le persone si trasformano in grandi bare, quei pochi che non si trasformano sono condannati a diventare cibo per le Shadows.
In questa atmosfera lugubre si erge il Tartarus, seguendo una sorta di legge del contrappasso: la scuola, il luogo in cui i protagonisti spendono la loro vita diurna e passano momenti piacevoli, si trasforma nel luogo in cui spendono la loro vita notturna, combattendo creature da incubo.
La sua origine, poi, getta un’ombra se possibile ancor più oscura su questo inquietante fenomeno. Per questi motivi la Dark Hour si posiziona al primo posto della nostra classifica!