”Spin-off – nel mondo dei media, un film, una fiction televisiva, un fumetto, un romanzo o un videogioco ricavati elaborando elementi di sfondo di una serie o di un’opera precedente (o traendo spunto da uno dei suoi personaggi).”
Di norma quando si parla di spin-off nel mondo videoulico, ci si riferisce a dei giochi – facenti parte di una saga – dalla trama secondaria rispetto all’opera originaria/madre.
Ciò rende un po’ complicato per i giocatori definire l’importanza di tali capitoli all’interno di una serie, dal momento che, se da una parte i suddetti ampliano e approfondiscono un aspetto della storia di base o dei personaggi secondari, dall’altra non sempre aggiungono molto. Ovviamente sarebbe più corretto analizzare ogni caso come a sé stante, probabilmente, però, è proprio questo “fattore incertezza” ad allontanare spesso parte del pubblico da questi titoli, in apparenza non primari.
Nonostante ciò sia più che comprensibile, a nostro avviso gli spin-off di Persona rientrano nella prima categoria e pertanto crediamo che meritino una possibilità.
Di seguito vi spiegherò tramite cinque punti il perché, secondo noi, gli spin-off di Persona meritano una o più chance, nella speranza di farvi valutare il loro acquisto:
1. Canonicità:
Partiamo da un punto tanto semplice quanto fondamentale: la canonicità dei titoli in questione.
Al contrario di quel che può suggerire l’apparente distacco di stile e genere offerto da questi titoli rispetto ai capitoli numerati e di quel che pensa gran parte del pubblico, tutti gli spin-off di Persona sono assolutamente canonici.
Di conseguenza tutti i dialoghi e le interazioni viste in Persona Q sono canonicamente avvenute all’interno della saga, così come i balli affrontati in Persona 4 Dancing All Night (balli che, come sottolineato nella nostra recensione, godono di una spiegazione dettagliata e logica).
2. Personaggi Extra:
Un elemento comune dei vari spin-off consiste nell’introduzione di nuovi personaggi, intorno ai quali gira marcatamente la trama dei rispettivi titoli.
Prima di continuare, però, mettiamo un attimo di lato i nostri gusti personali, che spesso e volentieri interferiscono con l’oggettività dei fatti.
Da un punto di vista oggettivo non si può ignorare la rilevanza dei personaggi in questione, né affermare che la loro introduzione nella saga non sia accuratamente studiata per non stonare col quadro generale.
A dimostrazione di ciò, è interessante notare come alcuni di questi personaggi fossero già stati indirettamente presentati tramite varie menzioni nei capitoli numerati (Kanami, di cui viene più volte fatto il nome in Persona 4) o nelle opere extra (Labrys, comparsa in uno dei drama CD di Persona 3). Altrettanti sono invece i personaggi che non hanno goduto di una menzione vera e propria, ma che vanno ad inserirsi in trame sviluppate nei capitoli principali (Rei, Sho). La loro presenza non sorprende e non risulta per nulla forzata, dunque, ma logica e quasi necessaria per il chiarimento di alcuni punti rimasti in sospeso.
3. Approfondimenti:
Come già accennato, gli spin-off di norma hanno lo scopo di approfondire degli elementi apparentemente secondari per il proseguimento della storia principale, estendendo le nostre conoscenze relative al mondo di gioco o ai personaggi che lo abitano. Persona non è un’eccezione e anzi fa un passo in avanti in tal senso, rendendo la differenza tra ”spin-off” e ”sequel” estremamente sottile e facendo rientrare la maggior parte dei suoi spin-off in entrambe le categorie.
Di fatto Persona 4 Arena, Persona 4 Arena Ultimax e Persona 4 Dancing All Night sono tutti titoli che sfruttano in pieno la prima definizione per sperimentare ed approcciarsi a nuove meccaniche e generi, ma che al tempo stesso portano avanti le storie personali dei personaggi principali (e dunque non secondari) visti in Persona 3 e 4.
Come già sottolineato, però, le storie che vengono continuate sono appunto quelle dei personaggi e non le trame narrate nei due ultimi capitoli numerati, che viceversa continuano ad essere a sé stanti. Ciò implica dunque un approfondimento generale sia dei personaggi (che analizzeremo meglio qui sotto), sia degli elementi narrativi legati o ad essi o agli eventi da loro vissuti (e di conseguenza dei capitoli principali).
Gli elementi narrativi lasciati in sospeso in Persona 3 e 4 sono molti, su questo non ci sono dubbi, alcuni volontariamente e altri meno, ed è proprio per questo motivo che questi spin-off risultano fondamentali per una comprensione maggiore delle due opere in questione.
Alcuni esempi di importanti questioni lasciate in sospeso nei titoli numerati e riprese/risolte in quelli ”secondari” sono:
- Le Anti-Shadow Weapon.
- Alcuni esperimenti effettuati dal Kirijo Group (come quelli che hanno dato vita agli Strega).
- Il motivo per cui Shinjiro e Koromaru non possiedono un secondo Persona.
4. I personaggi godono di un ulteriore sviluppo:
Ho già ripetuto più volte che a venir approfonditi non sono solo le questioni lasciate in sospeso ma anche (e soprattutto) i vari personaggi. Prima di spiegare il come o il perché, mi piacerebbe mettere in evidenza l’enorme coerenza mantenuta dai vari spin-off:
Un’ottima prova di ciò è Persona Q, che svolgendosi durante gli eventi di Persona 3 e 4 (per la precisione prima di alcuni eventi/rivelazioni fondamentali per la maturazione e presa di coscienza dei personaggi in questione) presenta delle versioni del SEES e dell’Investigation Team ancora non all’apice della loro caratterizzazione, al contrario dei due Arena.
Attenzione! Tutto ciò però non va interpretato come una mancanza di sviluppo, è tutto il contrario! Persona Q sfrutta intelligentemente questo aspetto, trasformandolo quasi in un vantaggio e utilizzandolo per ampliare le nostre conoscenze sui personaggi (rendendoli dunque più umani e credibili) ed espandendo i loro interessi e/o mettendo in evidenza molti dei loro sogni e/o delle loro paure,come ad esempio la paura dei fantasmi di Chie o il sogno di Kanji di diventare un insegnante.
A causa della loro posizione cronologica all’interno della saga, gli altri spin-off si dedicano al proseguimento di questo percorso di crescita personale, fornendoci nuovi elementi da analizzare e mostrandoci dei nuovi aspetti dei personaggi che in questi anni abbiamo imparato ad amare.
In particolare, è apprezzabile notare come in Persona 4 Dancing All Night si siano sforzati di dare maggiore risalto a Rise e al resto dei membri più giovani del cast di Persona 4, mostrandone le varie determinazioni e spiegando ai fans della saga alcuni dei ragionamenti/pensieri (e di conseguenza dei dilemmi personali) da loro affrontati negli ultimi mesi.
Inutile inoltre spiegare come i vari protagonisti silenziosi della saga abbiano tratto beneficio da questi capitoli secondari: titoli che hanno dato loro il dono della parola, creando ulteriori sfaccettature da noi già comprese e ipotizzate (tramite le diverse risposte opzionali e descrizioni) nei capitoli principali.
5. Varietà e Qualità:
Oltre che dei capitoli secondari, gli spin-off fin ora rilasciati sono anche degli ottimi giochi. Tra gli elementi che spiccano maggiormente troviamo:
- Una trama ben articolata e curata.
- Delle OST in perfetto stile Persona, con tracce ottimamente inserite nei vari eventi a cui son state allegate.
- Dei personaggi sempre più sviluppati.
- Delle meccaniche di gameplay ottimizzate.
Come se ciò non bastasse, si parla anche di titoli longevi, basti pensare alle 30 ore di storia di Persona 4 Arena, o ai due ”Side” di Persona Q, che garantiscono almeno 50 ore l’uno e un’ottima rigiocabilità.
Il cambio continuo di genere, poi, potrebbe essere considerato a sua volta un plus dato che permette ai neofiti di avvicinarsi a dei nuovi generi e farsene un’idea restando “a casa”; viceversa, sempre la varietà dei generi scelti fa si che più persone possano avvicinarsi alla saga di Persona e conoscerla.