Soffre della sindrome da Day One, accompagnata da un disturbo chiamato "collezionismo" che lo porta ad acquistare qualsiasi Limited/Special/Collector's Edition dei giochi che gli piacciono, senza badare a spese. Purchè non siano titoli sportivi, gioca praticamente a tutto, soprattutto i "made in Japan", uno dei motivi per cui almeno una volta l'anno lo trovere ad Akihabara ad investire 2/3 del suo conto corrente.
Nato nel 1996 se ne frega e comincia comunque a videogiocare dal day one della prima Playstation. Consuma da subito i dischi dei classici platform tutti colorati: Spyro, Crash e Ape Escape in primis, poi qualcosa va storto. Acquistando un cd pieno zeppo di demo PS2 scopre: Shinobi. Da quel giorno avvenne il declino, ben presto le lande colorate si tinsero di rosso sangue e il giovane Alessio divenne il messia dell'ignoranza e del grottesco. Ogni tanto, nella pausa caffè, non disdegna però qualche titolo profondo e filosofico.
Conseguita la maturità artistica continua a perseguire questo campo nella speranza di migliorare. Ama la saga di Persona per via delle tematiche che questa presenta, e del modo in cui le tratta. Nonostante ciò, non esita ad ammettere di preferire il terzo capitolo, dato che il suddetto le ha cambiato la vita per il meglio. Altre saghe che apprezza tantissimo sono quelle di Metal Gear Solid e di Resident Evil, dunque non esitate a parlargliene!
Classe 1988, prende un pad in mano nel '94 e da quel giorno non se ne stacca più. Cultore del videogioco come ottava arte, resta aggrappato ai miti del passato ma con uno sguardo verso il futuro del gaming e delle sue potenzialità, a suo dire, infinite.
Videogiocatore di lunga data, ricordo tutt'ora di aver iniziato la mia "carriera" alla tenerà età di circa 5 anni, quando inaspettatamente mi fu regalato da mio padre un glorioso Sega Mega Drive II. Di acqua sotto i ponti, da quel giorno, ne è passata parecchia, ma la mia passione per il mondo dei videogames non accenna a diminuire, anzi! Da giocare soltanto, oramai qualche primavera fa, sono passato a scrivere di videogiochi, unendo così due delle mie principali passioni. Sebbene non possa reprimere il mio amore innato per (quasi) tutto quello che porta il marchio "Nintendo", cerco di allargare i miei orizzonti il più possibile, spaziando tra i generi più disparati e provando - con poco successo - a non perdermi nessun titolo di spessore, quale che sia la piattaforma su cui esce.
Beh, che dire? Quando non sta mangiando o dormendo allora sta giocando. Parla di giochi, sogna di giochi, vive tra i giochi e vuole lavorare in questo settore. Probabilmente è esagerato in quello che fa, ma ama i videogiochi con tutto il cuore. E giocare con gli amici, ovviamente. E leggere. E la pizza. Ahhh, la pizza.
"Si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco che in un anno di conversazione. Il modo in cui la gente gioca mostra qualcosa del loro carattere, il modo in cui perde lo mostra per intero."
La passione per i videogiochi mi accompagna sin dalla mia infanzia, quando ricevetti la mia prima console: una SNES. Oggi questa rimane une delle mie più grandi passioni, per la quale investo parecchio tempo e, ahimè, soldi :D
Viaggiatrice seriale, nasco in una famiglia dove per mio padre i videogiochi sono fondamentali, mentre mia madre accetta con difficoltà l’esistenza del televisore. La scelta “da che parte stare” è stata naturale.
Videogiocatore per amore, comincia a giocare fin da piccolo. Comincia con la saga di Metal Gear (primo vero amore), per poi affacciarsi al mondo degli Jrpg, sua vera passione. In segreto, ma non troppo, idolatra Mr Kojima come suo unico e vero dio.