Persona 5: The Phantom X presenta un gran numero di nuovi personaggi, destinato unicamente ad aumentare nel tempo. Oltre ai personaggi provenienti da Persona 5 che ovviamente ormai conosciamo bene, questo nuovo gioco introduce nuovi Ladri Fantasma e anche i Phantom Idol, versioni cognitive utilizzabili in battaglia di personaggi secondari che non fanno quindi effettivamente parte del gruppo principale durante lo svolgimento della trama. Ognuno di questi personaggi ovviamente ha una sua Persona unica. Purtroppo non sono invece presenti gli Arcana, perdendo quindi l’associazione tra personaggio/Persona all’archetipo che la serie principale ci ha insegnato a conoscere.
Ad onor del vero, molte Personae dei Phantom Idol sono entità mitologiche minori, che dunque non hanno una grande storia da raccontare. Allo stesso tempo, però, ci sono altre Personae che invece presentano origini particolari e decisamente interessanti.
Jánošík
Non possiamo che iniziare dalla Persona iniziale di Wonder. Jánošík è un personaggio storico, nato nel 1688 a Terchová, un comune della Slovacchia. Conosciuto anche come il Robin Hood slovacco, Jánošík era un fuorilegge, ma è stato anche considerato un eroe nazionale. All’età di 23 anni divenne il capo di un gruppo di briganti che derubava i viaggiatori per strada, soprattutto ricchi mercanti, mantenendo sempre una condotta cavalleresca: mai uccisero una loro vittima, e si dice aiutarono un sacerdote accidentalmente ferito. La leggenda dice anche che, proprio come Robin Hood, condividessero il loro bottino con i poveri.
Nel 1712 Jánošík venne catturato, ma riuscì a liberarsi in breve tempo corrompendo una guardia. Nel 1713 venne catturato nuovamente, secondo la leggenda in una locanda, dopo essere scivolato su piselli lanciati contro di lui da una vecchietta. Questa cattura portò alla sua condanna. La sua morte avvenne, secondo alcune fonti, per impiccagione, secondo altre venne invece perforato sulle costole del fianco sinistro con un chiodo e lasciato appeso fino alla sua morte: una condanna a morte particolarmente cruente, dedicata ai leader di bande criminali.
Si dice che Jánošík rifiutò il colpo di grazia, offerto in cambio del nome dei suoi complici.
Dalla figura di Jánošík sono nati numerosi film e libri. Una statua di questa figura storica è inoltre eretta nella sua citta natale.
Rob Roy
Persona di Cattle. Il nome completo della figura storica è Robert Roy MacGregor, di origini scozzesi. Similmente a Jánošík, anche Rob Roy è un criminale successivamente celebrato come eroe, con parallelismi alla figura di Robin Hood. Il suo nomignolo Rob Roy significa “Rob il rosso”.
La storia criminale di Rob Roy inizia a seguito di un furto di cui lui stesso fu vittima: una persona di cui si fidava rubò i soldi che Robert aveva chiesto in prestito a James Graham, il Duca di Montrose. Quest’ultimo accusò subito Robert di essere un truffatore, sequestrando le sue proprietà e bruciandogli casa, costringendo l’uomo alla fuga.
Giurando vendetta al Duca, Rob Roy divenne infine davvero un fuorilegge, guidando una banda di venti uomini per compiere razzie nelle proprietà di Graham. Grazie a ciò venne apprezzato come un eroe dalle persone del luogo. Seguono dunque molte leggende sulle sue avventure e disavventure nel conflitto contro il Duca e i suoi uomini, e ogni volta Rob Roy riesce a uscirne vittorioso, dimostrando incredibili capacità strategiche. Nel 1725, però, Rob Roy fu catturato dal Generale Wade e imprigionato nella Newgate prison di Londra. Ottenendo la grazia da Re Giorgio, riuscì però a tornare nella sua famiglia due anni dopo la cattura. Questa grazia è stata possibile anche grazie alla pubblicazione di un libro: Highland Rouge, scritto da Daniel Defoe, lo stesso autore di Robinson Crusoe. Questo libro, pubblicato l’anno successivo alla sua cattura, lo rappresentava come un eroe popolare, aiutando a mantenere un’immagine positiva della sua persona.
Una volta libero, Robert visse una vita tranquilla, abbandonando la vita da bandito. Morì a 63 anni, nel 1734, dopo aver passato i suoi ultimi anni con la sua famiglia. La sua tomba è tuttora in piedi, eretta nel cimitero di Balquhidder.
Dalla figura di Rob Roy nascono numerosi libri e film.
Awilda
La Persona di Closer. Awilda è una piratessa scandinava di origini nobili, che si suppone sia nata nel V secolo, nonostante la sua reale esistenza sia dubbia.
Figlia di Re Siward dei Goti, la futura piratessa era destinata ad un matrimonio combinato con il principe Alf della Danimarca, ma decise di fuggire dal suo regno, iniziando la sua vita come principessa pirata. Poco dopo la sua fuga, infatti, Awilda si travestì da uomo e si imbarcò con altre donne, dedicandosi alla vita piratesca in mare. Durante questa avventura, la ciurma di cui faceva parte incontrò una nave, in cui il precedente capitano era da poco deceduto. Grazie al suo modo di fare regale, Awilda venne scelta come capitana della nave, dando inizio in pieno alla sua carriera criminale.
La sua ciurma divenne presto temibile e ben nota, tanto da attirare le attenzioni proprio del principe Alf, che decise di catturarla. Un lungo inseguimento portò dunque al confronto tra la piratessa e il suo promesso sposo, che solo una volta trovata la donna davanti a sé la riconosce come la donna che doveva sposarlo. La storia di Awilda finisce infine proprio con il matrimonio con il principe Alf. Indubbio come ciò sia successo: in alcune versioni la donna si innamora effettivamente di quell’uomo, dopo aver visto il suo valore, in altre versioni invece non si tratta di un matrimonio felice, ma puramente di una sconfitta da parte di Awilda, costretta successivamente a seguire la via del matrimonio.
Come già citato, in ogni caso, la storia di Awilda è probabilmente una leggenda, e non la storia di una persona realmente esistita.
Mandrin
La Persona di Soy è proprio Louis Mandrin, un disertore francese nato nel 1725 nell’antica provincia del Delfinato. Seguendo lo stesso filone di altre Personae già viste in questo articolo, anche Mandrin è stato definito come equivalente di Robin Hood, in questo caso, ovviamente, francese.
Louis Mandrin divenne famoso per la sua ribellione contro la Ferme Générale, modalità di riscossione delle tasse in vigore prima della rivoluzione. Questo sistema prevedeva la presenza di fermiers, esattori privati incaricati di riscuotere le tasse dai contribuenti, consegnando un importo minimo all’amministrazione, potendo invece tenere per sé l’eventuale eccesso che sarebbero riusciti a riscattare. Potendo usare la forza per riscuotere le tasse, ciò comportò un abuso di potere da parte dei fermiers, che si poterono così arricchire a spese della popolazione. Ciò causò ovviamente un forte odio nei loro confronti.
L’antagonismo di Mandrin nei confronti dei fermiers iniziò nel 1748, quando venne da loro incaricato di portare novantasette muli all’esercito francese in Italia. Attraversando le alpi perse il grosso degli animali, e arrivò con solo diciassette di loro, in condizioni pietose. Gli venne quindi rifiutato il pagamento per il suo lavoro.
Nel 1753 Mandrin riuscì a scappare ad una condanna a morte, ottenuta dopo aver ucciso un uomo durante una rissa. Stesso destino non ebbe il suo amico, coinvolto nella stessa rissa: Benoît Brissaud venne catturato a condannato, impiccato a Grenoble. Lo stesso giorno anche il fratello minore di Louis, Pierre Mandrin, venne impiccato per contraffazione. Quel giorno Mandrin giurò vendetta, dichiarando guerra ai fermiers.
Entrato a far parte di un gruppo di contrabbandieri, nel 1754 organizzò sei campagne di contrabbando, rivendendo merci dalla Svizzera aggirando la tassazione francese. Il popolo appoggiò questa iniziativa, offrendo rifugio e supporto a Mandrin e i suoi uomini.
A causa del tradimenti di due dei suoi uomini, Mandrin venne catturato in Savoia. Venne condannato a morte per numerosi crimini, tra cui furti e omicidi, mediante il supplizio della ruota.
Mandrin non è decisamente una figura positiva. Nonostante la sua ribellione contro un sistema ingiusto, i suoi crimini sono stati molti e anche cruenti. Nonostante ciò Voltaire parlò della sua figura in maniera positiva, ignorando la brutalità dei suoi crimini. Questa positività era probabilmente data dal maggior interesse di Voltaire di opporsi all’aristocrazia e al sistema sociale, mettendo dunque in secondo piano gli altri aspetti della figura di Louis Mandrin, e focalizzandosi quindi sul suo contributo alla popolazione povera, grazie alle sue attività che hanno contrastato la tassazione francese.
Così come le altre figure, anche Mandrin ha diversi libri e film a lui dedicati.
Meng Po
Finiti i Phantom Thieves principali per ora presenti, passiamo ai Phantom Idol. Come già detto molte Personae sono basate su entità minori e di cui c’è poco da dire, ma una grande eccezione è sicuramente Meng Po, la Persona di Rin.
A differenza delle figure viste qui sopra, che fino ad adesso sono stati personaggi storici o presunti tali, Meng Po è una dea della mitologia cinese, nota come dea dell’oblio.
Conosciuta anche come “Vecchia signora Meng”, la dea presta servizio nel Diyu, il reame dei morti cinese, nello specifico nel Ponte Naihe: un regno che collega una vita terrestre con quella successiva. Qui la vecchia signora serve una zuppa capace di causare un’amnesia totale. Questo permette a chi attraversa il ponte di passare alla vita successiva senza il peso dei ricordi della vecchia vita, lasciando legata all’anima solo il karma accumulato durante la propria esistenza, che determinerà il destino della reincarnazione.
Per svolgere questo ruolo, Meng Po raccoglie erbe da vari stagni e fiumi, per preparare personalmente la sua zuppa caratteristica. Secondo la leggenda ci sono casi miracolosi in cui i bambini appena nati sono già in grado di parlare. La motivazione sarebbe proprio il fatto che l’anima dell’individuo non ha bevuto la zuppa di Meng Po, mantenendo dunque questa abilità. La stessa motivazione viene usata per giustificare individui apparentemente in grado di ricordare delle proprie vite passate.
In una variante della leggenda la vera identità di Meng Po è la signora Meng Jiang, una donna incapace di reincarnarsi poiché troppo affranta dal dolore della perdita del suo amato marito. Per evitare lo stesso triste fato ad altre anime, Meng Jiang decise quindi di rimanere nel ponte che collega i due mondi, offrendo la sua zuppa a chi di passaggio.
Possiamo notare come questi elementi della sua storia sono rappresentati con cura nelle abilità di Rin in battaglia, dando un motivo per cui le sue mosse sono in grado di infliggere Forget, e spiegando il perché del loro nome, e perché vengono potenziate una volta ottenuta la Meng Po Soup. La terza abilità, Lion Dance of Oblivion, non fa menzione diretta al mito di Meng Po (se non per l’uso del termine Oblivion), ma si basa concettualmente sulla Danza del leone, una popolare danza tradizionale cinese.
Altre Personae
Le Personae di molti altri personaggi fanno rifacimento alla mitologia greca, ma si tratta perlopiù di entità appartenenti a gruppi consolidati, molti privi di particolari leggende che li riguardano direttamente, e che perciò ci limitiamo a elencare qui:
Le muse
Entità molto famose della mitologia greca, le muse sono divinità protettrici delle arti. Sono in tutto nove, figlie di Zeus e Mnemosine, e guidate da Apollo. In Persona 5: The Phantom X sono presenti al momento due di esse.
- Thalia (Persona di Marian), musa della commedia
- Terpsichore (Persona di Mont), musa della danza
- Thalia (Talia)
- Terpsichore (Tersicore)
Le ninfe
Sono personificazioni femminili della natura della mitologia greca. Le ninfe sono divise in vari sottogruppi, in base all’ambiente in cui vivono e che rappresentano. Come altre divinità, le ninfe sono immortali, con l’eccezione delle amadriadi, la cui vita è legata a quella di uno specifico albero. In Persona 5: The Phantom X le ninfe rappresentate come Personae sono diverse e varie:
- Apseudes (Persona di Bui) e Nemertes (Persona di Puppet), delle Nereidi
- Erytheia (Persona di Leon), delle Esperidi
- Cleodora (Persona di Okyann), delle Trie
- Prosymna (Persona di Moko), delle Naiadi
- Daeira (Persona di Riddle) e Styx (Persona di Yuki), delle Oceanine
- Syke (Persona di Key), delle Amadriadi
- Gorgyra (Persona di Sepia), ninfa avernale conosciuta anche come Orfne
- Leucothea (Persona di Fleuret), secondo alcune versioni una ninfa, oppure una mortale divinizzata, nota come la guardiana dei marinai poiché salvo Ulisse durante il suo viaggio
- Apseudes
- Nemertes
- Daeira
- Gorgyra
Vista la grande quantità di personaggi presenti nel gioco, numero che non può che aumentare, è comprensibile la scelta di associare ai Phantom Idol minori delle entità in un certo senso meno rilevanti. Anche questi Personae “minori” tuttavia, sono stati disegnati con cura, offrendo una varietà interessante di design da poter apprezzare.
Con aggiornamenti futuri saranno presenti ancora più Personae nuovi, e la curiosità più grande risiede soprattutto nei futuri Phantom Thieves che conosceremo con la storia principale. Approfondire le leggende di queste entità ci permette di conoscere storie provenienti da varie parti del mondo, imparando così la loro storia e un po’ della loro cultura. Senza dubbio un grande punto di forza non solo di Persona 5: The Phantom X, ma del mondo Megami Tensei in generale.