Persona 5 ha venduto più di 550.000 copie in Giappone in sole 2 settimane dal giorno di lancio, rendendolo il gioco Atlus più venduto nella storia, precisamente il 5 Ottobre 2016.
Alla luce di ciò, MCV UK ha intervistato il presidente e CEO della Atlus USA, Hiraoka Naoto, in merito al titolo in questione e al suo marketing.
Riguardo le aspettative in Occidente e Oriente di Persona 5
“Non potevamo immaginare come i giocatori avrebbero reagito a Persona 5.
Eppure ha superato qualsiasi aspettativa in Giappone. Il suo stile e la sua estetica, piuttosto unici, hanno raggiunto e superato l’usuale numero di fan. Lavorare con la “Sony Japan” e realizzare una release anche per la PlayStation 4 Pro si è rivelato un’ottima mossa per allargare l’audience.
Era a dir poco incredibile vedere persone al TGS ed E3 fare il cosplay dei personaggi di un gioco ancora non uscito, e vedere inoltre che ogni trailer postato su internet raggiungeva il milione di visualizzazioni.
Ovviamente abbiamo tante aspettative, sento che Persona 5 diventerà un titolo che rappresenterà Atlus, sia in Oriente che Occidente. Ogni singolo membro del nostro Staff sta facendo del suo meglio ogni giorno, per far sì che il titolo entri nella fase “Gold” il prima possibile.”
Una delle ragioni principali già discusse in merito al ritardo di Persona 5 in America e in Europa è proprio dovuto all’incredibile successo riscosso in Giappone. Successo che ha spronato Atlus a rallentare un po’ i tempi, e far sì che la localizzazione del prodotto in Occidente venga migliorata al massimo delle sue possibilità.
La diminuzione delle vendite giapponesi
Come confermato dalla MCV UK, il mercato giapponese delle console ha raggiunto il picco più basso delle vendite nel 2015 in 26 anni di produzione, con un abbassamento del 13% ogni anno.
“Le vendite della Atlus sono più o meno le stesse, il che è da considerarsi un caso raro per quanto riguarda ciò che viene prodotto in Giappone. È vero che il mercato si sta restringendo per via dei numerosi giochi per smartphones, oltre che per il lento sparire della cultura “otaku”, però il nostro obiettivo non riguarda solo il pubblico giapponese. Dopo il nostro successo in Nord America, penso che il nostro prossimo passo sia l’Europa; ci sono molte persone che nutrono un forte interesse verso la cultura giapponese, come in Francia. Ci impegniamo al massimo per accontentare tutti.”
Riguardo i Jrpg in Occidente
“Stiamo vedendo una sorta di ripresa negli sviluppatori giapponesi. Ci sono molti JRPG che sono stati già confermati per l’inizio del 2017, incluso Persona 5, che hanno suscitato l’interesse di molte persone, il che è un bene. Se si guarda all’insieme dei gusti del videogiocatore medio, i Jrpgs vengono ancora considerati un po’ di nicchia, ma sembra che stia crescendo anche l’attrazione verso questo genere. Abbiamo visto giochi multiplayer come Battlefield 1 e Titanfall 2 iniziare ad avere una trama ben costruita, un mondo tutto loro e dei personaggi, il che li rende appetibili anche di fronte ai giocatori abituati ai JRPG da 30 o più ore di gioco. Siamo molto contenti che i JRPG si siano ripresi e ci impegniamo a portare questi titoli anche in occidente.”
Riguardo il Brand Atlus
“Negli ultimi anni, Atlus ha lavorato molto sul suo marchio.
Una delle sottoculture giapponesi si divide in videogiochi, manga e anime, quindi abbiamo deciso di rendere l’ambito del “gaming” il nostro fulcro di attività. Sperando di diventare un punto di riferimento e portando contenuti creativi ai nostri fan. Ci fu un periodo buio per i videogiochi giapponesi, tuttavia, grazie a titoli come Demon’s Souls, Persona 4, e Catherine, siamo riusciti a catturare nuovamente l’attenzione dei nostri fan d’oltreoceano.
La forza di Atlus si basa sullo sviluppo degli RPGs, cercando di creare contenuti in grado di appagare i fan. Vedere le loro reazioni positive è la nostra più grande gratificazione.”
Persona 5 è uscito in Giappone il 15 settembre 2016 su sistemi PlayStation 3 e PlayStation 4. Sarà disponibile in America ed Europa a partire dal 4 Aprile 2017 e successivamente in Cina e Corea.
Fonte : Persona Central