Dopo una lunga attesa Metaphor: ReFantazio è finalmente una realtà concreta nelle nostre mani. Il gioco celebra il 35° anniversario di Atlus e incorpora elementi di gioco non solo da Persona e Shin Megami Tensei, ma anche da altri titoli della casa di sviluppo, come ad esempio Etrian Odyssey.
Non solo è una nuova IP per casa Atlus, è anche il primo titolo completamente originale prodotto da Studio Zero, studio creato appositamente per lo sviluppo di questo gioco, guidato da Katsura Hashino, che ha diretto la trilogia moderna di Persona. Lo studio ha preso vita all’interno di Atlus ormai ben 8 anni fa, anni dedicati allo sviluppo di Metaphor: ReFantazio, inizialmente annunciato sotto il nome Project Re Fantasy, lavorando in contemporanea anche a Catherine: Full Body.
Come si è evoluto questo progetto, in questi lunghi 8 anni?
L’evoluzione del fantasy
Era il lontano 19 dicembre 2016, Atlus svela la nascita dello Studio Zero, dedicato ad una nuova IP. L’annuncio coincide con la ricerca di nuovi dipendenti, svelando quindi che la lavorazione al progetto è ancora nelle sue fasi embrionali. Vengono pubblicate diverse illustrazioni, ma specificando che si tratta di concept art e concept trailer non ancora finalizzati, che non rappresentano necessariamente i contenuti del gioco.
La maggior parte dei giochi Atlus sono ambientati nell’era moderna, spesso ambientati nel Giappone stesso, riproducendo fedelmente le strade e i luoghi di interesse principali, perciò per Hashino lo sviluppo di un mondo fantasy è stata una grande novità e una sfida. In diverse interviste Atlus ha raccontato del lungo processo di raccolta informazioni per imparare a sviluppare un gioco completamente diverso da ciò a cui erano abituati, per creare qualcosa che non fosse né Persona né Megami Tensei.
È facile notare come i concept iniziali si siano evoluti, e Metaphor abbia ottenuto un’ambientazione unica, che si discosta anche dal fantasy classico, nonostante ne riprenda numerosi concetti. Il mondo di Metaphor infatti ci presenta razze originali e un mondo con uno sviluppo tecnologico unico.
Anche i personaggi mostrati nelle prime illustrazioni non sono diventati personaggi reali nel gioco, sebbene abbiano lasciato qualche traccia.
Hulkenberg richiama senza dubbio l’elfa con i capelli rossi che appariva in numerose illustrazioni (addirittura facendo un cameo come illustrazione selezionabile nella creazione del personaggio di Etrian Odyssey X), ma l’aspetto generale è molto diverso.
Nel corso degli anni, quindi, il progetto si è evoluto in innumerevoli modi. L’idea dietro al gioco nasceva dal voler sviluppare qualcosa di nuovo, di diverso da quanto visto in precedenza da Atlus, scegliendo dunque un drastico cambiamento di ambientazione. Questa ambientazione, però, ha preso man mano forma, nascendo come un fantasy dall’atmosfera classica fino a plasmarsi in qualcosa di unico.
Un concetto fondamentale dietro al gioco, però, è sempre rimasto costante…
Un fantasy nel fantasy
A dicembre 2017 un nuovo teaser trailer per l’elusivo Project Re Fantasy è stato pubblicato. Rimane un trailer prettamente concettuale, in cui non si vedono elementi di gioco o personaggi (anche se possiamo notare che il libro è molto simile a quello presente in Metaphor).
In a fantasy world
Its inhabitants also visualize a fantasy
In un mondo di fantasia, anche i loro abitanti visualizzano una fantasia. Con questa frase si apre il trailer, che prosegue narrandoci di un mondo ingiusto, di guerra e discriminazione, da cui gli abitanti vogliono fuggire. Nel sognare questa fuga, gli abitanti sognano un mondo in cui tutti sono uguali, in cui la gente è al sicuro, e quel mondo somiglia incredibilmente al nostro.
La fantasia e l’immaginazione come forma di fuga dalle ansie della vita vera sembra dunque un pilastro importante, e rimane un fattore chiave anche in Metaphor: ReFantazio, che ci viene presentato già alle fasi iniziali del gioco.
Un altro teaser trailer, risalente ai tempi in cui il progetto era ancora nominato Project Re Fantasy, ci mostra un cavaliere che mangia l’equivalente fantasy di un hamburger di un fast food. Niente da dire su questo, era strano allora, rimane strano ancora adesso.
Ciò che emerge è comunque come Hashino abbia voluto mettere a confronto il fantasy con la modernità, rendendole due realtà speculari e codipendenti. Lo stesso trailer di annuncio ufficiale di Metaphor, il primo a mostrarci il titolo ufficiale e le scene di gioco, si apre ribadendo lo stesso concetto.
What if the world we live in today is their utopia?
Questa è la domanda che ci accompagnerà per tutta l’avventura che ci viene offerta da Metaphor: ReFantazio. Siamo tutti consapevoli che il mondo in cui viviamo è ben lontano dall’essere un’utopia, ma Hashino ci fa cambiare il punto di vista, e ci presenta un altro mondo, un mondo in cui il fantasy siamo noi, e in cui affrontiamo le difficoltà e le sfide di un’altra realtà.
ReThink Fantasy RPG
Con questa frase si chiudeva uno dei teaser trailer per Project Re Fantasy, e ora possiamo finalmente tuffarci nel mondo di Metaphor e scoprire se questo lungo e ambizioso progetto ha dato i suoi frutti, creando un’esperienza che sì, riprende molti elementi delle diverse saghe prodotte da Atlus, ma per offrirci qualcosa di completamente nuovo, che si discosta da ciò che Atlus è abituata a offrirci.
Ci troviamo davanti ad una nuova importante saga per Atlus o solo ad un titolo fine a se stesso? In ogni caso ci aspetta una nuova avventura memorabile, ricca di significato e di momenti emozionanti.
Fantasy is more than an empty dream.