Ladri con la condotta da gentiluomini
Ieri vi abbiamo proposto il primo gameplay di Persona 5, dandoci un’idea di quello che andremo a giocare, sperando il più presto possibile in occidente. I protagonisti del titolo – che abbiamo visto in azione – sono un gruppo di antieroi, ispirati in parte dalla figura del ladro più famoso al mondo, ovvero Lupin The Third, secondo le parole del Director Katsura Hashino.
“Una delle cose che ci ha ispirato a fare questa domanda per iniziare era come, per esempio, un classico, ladro iconico in vena alla figura di Lupin The Third che potrebbe vincere i cuori e le menti delle persone oggi, se fossero in giro oggi”, ha riferito Hashino nell’intervista di Famitsu, tradotta da Gematsu.
“Vogliamo che i nostri giocatori siano in grado di enfatizzare con questi personaggi e divertirsi nel vedere come essi stessi entrino all’interno, e stiamo dando ogni cosa che abbiamo fatto per far sì che questo arrivi forte e chiaro nel gioco finale.”
In un momento dell’intervista, Hashino definisce i suoi personaggi come “un gruppo di liceali punk che provano a battere quel mondo che sta cercando di buttarli giù”, e desidera che il gioco dia alle persone “un po’ di coraggio per andare avanti nei giorni della loro vita, e affrontare di petto i problemi e fare qualcosa con se stessi.”
“Io non penso che sia un modo di dire che ci siano delle persone in questi giorni e anni fuori di qui che pensa di non poter concludere nulla, che non ha futuro, e trasportare un sacco di peso sulle proprie spalle”, afferma Hashino.
“Sono bloccati tra l’incudine e il martello, emotivamente parlando; da un lato, potrebbero non volere vivere secondo le stesse regole e valori delle precedenti generazioni, mentre manca ancora la voglia di uscire fuori e rompere quelle stesse barriere che li affligge. Quel lato oscuro della società è un pilastro centrale che vogliamo rappresentare in Persona 5”
Hashino ha poi continuato, dando una idea di ciò che il gioco rappresenta per lui:
“In poche parole, se dovessi provare a spiegare cosa questo gioco cerca di evocare, direi che è come se tu avessi qualcosa come un romanzo picaresco gettato poi via, per mancanza di una parola migliore, realistica, per terra alla ‘academy juveniles'”, ha detto.
“Nei precedenti Persona, le storie ruotavano attorno agli eroi che andavano contro i nemici con cui nessuno voleva aver a che fare. Hanno perseguitato gli avversari per la causa della giustizia, in sostanza. Questa volta, però, sono gli stessi protagonisti di Persona 5 a scappare per fare quello che pensano sia giusto, dopo che accade qualcosa completamente all’improvviso.”
L’intervista seguiva una lettera scritta dal Producer del gioco sul sito ufficiale del gioco, ovviamente in giapponese.