Non manca molto all’uscita di Persona 5 qui in Europa; l’attesa però rimane comunque a dir poco insopportabile.
Nonostante si tratti di un titolo di nicchia, Persona 5 è riuscito a generare un hype enorme all’interno del fandom, arrivando ad incuriosire anche chi la saga non l’ha ancora giocata e vede nel quinto capitolo un’ottima opportunità per avvicinarvisi.
Viene dunque spontaneo chiedersi il perchè di tutto questo hype. Ovviamente la risposta è semplice, in fondo si parla di una saga che è sempre andata in crescendo, stupefacendo continuamente i suoi utenti con tematiche delicate, che raramente vengono trattate all’interno di questo media o a cui difficilmente viene data la giusta attenzione.
I gusti sono senz’altro gusti, ma è innegabile che la serie in questione è riuscita ad andare avanti senza mai commettere dei passi falsi, proponendo sempre dei personaggi e delle situazioni estremamente realistiche e delle esperienze originali ed intime; riuscendo persino nell’impresa di sperimentare con più generi, e finendo col dare vita a degli spin-off solidi e profondi.
Si sa, quando si è capaci di mantenere una qualità alta e costante viene spontaneo fidarsi, e viene viceversa sempre più difficile immaginare di incappare in un qualsiasi tipo di delusione.
Eppure ci sono altri motivi che hanno portato gli utenti ad attendere con impazienza il titolo in questione, dopotutto nonostante la fiducia riposta nel gioco, non ci sarebbe stata alcuna corsa al pre-ordine se il titolo in questione fosse stato privo di un qualunque carisma. Ma così non è stato, motivo per cui in molti hanno dovuto attendere un pò di più per poter mettere da parte la propria Take Your Heart Edition; c’è poco da dire dunque: Il titolo risulta essere già ad una prima occhiata interessante, promettente e peculiare.
Ed è per questo che voglio invitarvi ad esplorare assieme a me gli elementi ed i dettagli che sono riusciti a creare e a tirare fuori questo tipo di reazione da parte degli appassionati:
1 – La Tematica Principale:
Iniziamo dal punto più banale, ovvero: la tematica del gioco. Ovviamente non ci è ancora dato sapere se la suddetta verrà esplorata in maniera soddisfacente (anche se i capitoli precedenti risultano essere un’ottima assicurazione in tal senso), ma una cosa è certa: la tematica che il gioco ha deciso di affrontare è tanto attuale quanto importante per la maggior parte dei videogiocatori che opteranno per l’affrontare le sfide imposte dal titolo in questione.
Come riferito più volte dai creatori, Persona 5 punta ad incoraggiare i giocatori ad assumere un atteggiamento attivo all’interno della società odierna, società che provoca un senso di immobilità e di apaticità tanto nei giocatori quanto nei personaggi del gioco e che alle volte tende a punire degli atteggiamenti moralmente corretti per proteggerne altri viceversa a dir poco discutibili.
2 – Presentazione intelligente:
Quando uscii il primo trailer vero e proprio del gioco, i fan non reagirono positivamente al nuovo protagonista (cosa che abbiamo avuto modo di osservare seguendo vari social network), questo perchè il suddetto sembrava esser tutto l’opposto dei suoi predecessori: troppo normale e, all’apparenza, per nulla carismatico o degno di nota. Il resto del trailer risultava inoltre essere abbastanza generico; era chiaro che il P-Team non volesse rilasciare troppi indizi sulle meccaniche e sulla storia del gioco. Basandosi su tutto ciò, era difficile aspettarsi un titolo estremamente stiloso come quello che abbiamo avuto modo di vedere negli ultimi mesi.
Non c’era effettivamente nulla di sbagliato nel primo trailer in questione, il problema consisteva più nell’hype che si era già venuto a creare nei confronti di Persona 5 che in tutto il resto; hype sfociato in aspettative altissime. Cosa che il team del gioco aveva già anticipato, e che ha sfruttato in pieno per prendere un pò in giro gli appassionati. Adesso, dopo tutto questo tempo lo sappiamo: Il protagonista è tutt’altro che un ragazzo innocente e tranquillo, la sua doppia vita a dire il vero potrebbe persino rivelarsi più movimentata di quella dei suoi predecessori. Dopotutto non parliamo solo di un ragazzo del liceo pronto ad evocare aspetti della proprie psiche per combattere contro degli esseri mostruosi, ma anche di un ladro, che utilizza il proprio aspetto apparentemente neutro per ingannare la gente che gli sta attorno e chi gli da’ la caccia.
Anche se non abbiamo ancora avuto modo di giocare al titolo possiamo già dirlo, è bravo e riesce perfettamente nell’impresa: dopotutto ha ingannato persino noi!
Questo inganno e la conseguente rivelazione hanno riportato le aspettative alle stelle, alimentando nuovamente l’entusiasmo dell’utenza. A chi in fondo non piace essere sorpresi?
Morale del racconto: Mai fidarsi della Atlus!
3 – Vecchie e nuove meccaniche:
Persona 5 è già riuscito a fare una cosa che molti fan della saga attendevano da tempo, una cosa che inizialmente sembrava impossibile, ovvero: conciliare le meccaniche dei primi 3 capitoli della serie con quelle degli ultimi 2, oltre che aggiungerne di nuove, mettendo a disposizione un numero maggiore di opzioni in battaglia e rendendo il battle system più vario ed amplio, permettendo dunque al giocatore di selezionare ed applicare con maggior cura la propria strategia. A tutto ciò si aggiunge una maggiore interazione con l’ambiente circostante.
A chi mancavano le negoziazioni?
A chi viceversa l’uso delle pistole?
Chi invece non vedeva l’ora di potere passare il proprio turno ad un altro personaggio?
4 – Stiloso:
Persona 5 è riuscito ad elevare il concetto di stile, utilizzando il suddetto in maniera intelligente. Il titolo infatti non è solo gradevole agli occhi ma è anche estremamente fluido: le nuove cut-scene attivabili durante il combattimento, le evocazioni dei Persona, gli effetti e il senso di movimento dato dal menù di fine battaglia; tutto in Persona 5 è stato pensato per far si che il giocatore non si accorga della staticità provocata dai combattimenti a turni, e per permettere la risoluzione del problema in questione, facendo si che le battaglie risultino viceversa vive, grazie ad un senso di movimento costante, di rapidità ed in generale, di pura dinamicità. Basta guardare qualche video di gameplay per accorgersi che ciò funziona.
5 – L’altra faccia della moneta:
Come già accennato sopra, il team di Persona 5 è composto da ladri. Un bel distacco da Persona 4, capitolo in cui il giocatore seguiva le vicende dell’Investigation Team (gruppo di studenti nato con lo scopo di risolvere dei misteri), ma anche dal resto dei capitoli. Se nei precedenti Persona vestivamo i panni di studenti pronti a salvare il mondo ed in generale intenti a fare la cosa giusta, in Persona 5 finiremo inevitabilmente col rientrare in un’area più grigia, indipendentemente dalle buone intenzioni dei protagonisti. Nonostante non fosse necessario, un cambio di prospettiva non può che risultare rinfrescante e dar vita ad un nuovo insieme di opzioni e possibilità.