Il primo titolo Persona presenta sicuramente tante curiosità, nonostante sia il titolo apparentemente più “spoglio” della saga. Molte di queste sono state confermate grazie ad altre opere\titoli a cui esso è legato.
Eccone raggruppate 10. Inutile aggiungere che questa rubrica è piena di Spoiler su Persona 1, ma che presenta anche degli spoiler minori, seppur non inerenti alla trama centrale, sulla duologia di Persona 2.
1.Mark\Masao e il suo design:
Nella versione americana di Revelations : Persona il personaggio Masao Inaba viene nominato “Mark” e ha una carnagione scura, per la precisione quella di un Afro\Americano. In realtà il personaggio è canonicamente giapponese e il suo nome completo è Masao Inaba. Eccetto per la versione americana per PSX, Masao appare sempre bianco nelle altre versioni.
2. Apparizioni nel titolo successivo:
Persona 2 e Persona 1 si svolgono nello stesso universo. Gli eventi di Persona 2 si svolgono appena 2 anni dopo la conclusione del primo titolo.
Seppur le storie non sono collegate, e il cast di personaggi è diverso, tutti i personaggi di Persona 1 fanno ritorno nel titolo successivo, nella fattispecie :
Nanjo ed Elly saranno utilizzabili in Persona 2: Eternal Punishment durante parte del gioco, mentre Yukino lo sarà in Persona 2: Innocent Sin.
Reiji, Maki e Brown fanno le loro comparse come NPC\Cameo.
Gli unici a non apparire sono Masao, Yuka e il protagonista.
Concludendo il primo capitolo però, sappiamo che Masao si è trasferito all’estero, lo stesso però non si può dire per Yuka, di cui non si hanno viceversa notizie di alcun tipo.
Per quanto riguarda il protagonista, una teoria sostiene che durante la ‘riunione’ presente in Persona 2: Eternal Punishment, l’ultimo a giungere alla suddetta, sia proprio lui (in quanto gli altri sono tutti già presenti), ciò è probabile dato che non viene mostrata l’identità dell’ultimo arrivato in-game.
Un esempio ? Ecco Yukino Mayuzumi messa a confronto tra Persona 1 e 2
3. La canonicità della Snow Queen:
La Snow Queen Quest è una route totalmente facoltativa. Il gioco lo si può considerare completo a livello di trama semplicemente portando a termine la Route relativa a Kandori e alla Sebec. Tuttavia ci sono delle prove che confermano la canonicità della Snow Queen.
Nel Manga ufficiale, seppur ridotta ad un breve capitolo, ciò che concerne la Snow Queen avviene davvero, inoltre, in Persona 2: Innocent Sin Yukino pronuncia la frase “another sad story about masks” dopo aver raccolto una maschera da ‘Phoenix Ranger’ al Monte Iwato.
Non a caso, Yukino è uno degli unici 3 personaggi obbligatori durante la Snow Queen quest, e l’oggetto necessario per attivare la route in questione si chiama proprio ‘Snow Mask’.
4. Controversia provocata da un involontaria frase razzista:
La frase in codice usata in Revelations: Persona per far aprire i cancelli della scuola era “Roses are red, Zombies are blue, but my face is white, so you know I’m true.“.
La frase, pronunciata da Elly, causò qualche rumor in merito ad eventuali accenni razzisti, per via del collegamento “Il mio viso è bianco, quindi sai che sono reale”.
Per evitare qualsiasi controversia, nel remake per PSP la frase fu ‘rimodellata’ in “Roses are red, Zombies are blue, but I don’t want brains, so you know I’m true.”
Tuttavia, venne spiegato che l’accenno al colore del viso bianco, era un riferimento allo stato d’animo relativo al panico, allo spavento, un po’ come la nostra frase “Sono sbiancato dalla paura”
5. I sentimenti di Elly:
Sebbene nel primo titolo sembri che a provare sentimenti per il protagonista sia solo Maki Sonomura, tramite un flashback raccontato da Elly in Persona 2: Eternal Punishment è presumibile che anche la fanatica dell’occulto provi qualcosa per il “ragazzo con l’orecchino”
6. L’orecchino di Naoya:
Uno dei primi aspetti di Naoya, il nostro protagonista, che salta all’occhio è il suo appariscente orecchino al lato sinistro. Sebbene nel gioco non viene spiegato nulla in merito, il manga provvede ad una spiegazione.
Durante un periodo in cui Naoya era malato, il suo fratello gemello Kazuya uscì per comprargli un manga allo scopo di sollevarlo di morale, tuttavia sulla strada del ritorno Kazuya venne investito, morendo. La morte di Kazuya fece entrare la madre in uno stato di shock, portandola a cominciare a scambiare Naoya per Kazuya.
Inoltre, durante il funerale di Kazuya, molti bisbigliavano, parlando della generosità di Kazuya e di come il cercare di rendere felice suo fratello, lo portò alla morte. Tale episodio scosse parecchio Naoya, al punto da cominciare a comportarsi e ad “essere” Kazuya.
La situazione perdurò, prendendo una svolta solo quando suo padre tornò da un lavoro all’estero. La madre dei 2 gemelli riuscì a riprendersi e Naoya, per convincersi e per dimostrare a sua madre di essere “se stesso”, si perforò l’orecchio di sua iniziativa e si piazzò un orecchino, per renderlo distinguibile dal fratello defunto. Tale evento accadde quando il ragazzo aveva appena 12 anni.
7. I 2 Uesugi:
In Persona 4: Dancing All Night, una delle Kanamin Kitchen, si chiama Tamami Uesugi. Il cognome è lo stesso di Hidehiko Uesugi, il “Brown” di Persona 1, tuttavia non è mai stata affermata alcuna parentela tra i 2.
La curiosità in merito al loro cognome condiviso consiste nei Kanji in comunanza e nel fatto che entrambi sono entrati nel mondo dello spettacolo (Brown in Persona 2 lo si incontra proprio all’apice della sua carriera nell’ambito del talk-show)
8. L’arco di Maki Sonomura:
In Persona 3 c’è un arco utilizzabile per Yukari chiamato “Mary’s Resolve”. Mary è il nome di Maki Sonomura nella versione americana, e non a caso usa anche lei un arco.
A confermare ancor di più il riferimento, in Persona 3 Portable il nome dell’arma in questione è stato rinominato in “Maki’s Resolve”, rendendo netto il collegamento. E’ possibile reperire l’arma in questione in una “rare chest” nel “Monad” del Tartarus.
9. Yamaoka e Nanjo, il numero 1:
Yamaoka è il maggiordomo al servizio della famiglia Nanjo, di cui Kei è il prossimo erede. All’inizio del gioco, Yamaoka viene ucciso dai demoni, lasciando un Kei in preda alla disperazione, dato che il maggiordomo era l’unico che effettivamente si prendeva cura del ragazzo.
Il maggiordomo chiede a Kei di fargli una promessa, ovvero di diventare il numero 1 in Giappone, e di conseguenza di diventare una persona importante per la loro nazione.
Il totem utilizzato per realizzare “L’Ultimate Persona” di Kei Nanjo, da vita ad una Persona di nome “Yamaoka”, rendendo ancora più saldo il loro legame; un legame che supera persino la morte.
Tenendo fede alla promessa fatta al proprio maggiordomo, Kei viene definito come una persona particolarmente importante all’interno della nazione in Persona 2: Eternal Punishment; l’importanza della promessa viene evidenziata dal fatto che il suddetto nel capitolo in questione viene presentato con indosso una tenuta da motociclista con la scritta “To the No. 1” sulla schiena.
10. Reiji, un personaggio segreto ma importante:
Reiji Kido è un personaggio totalmente facoltativo nell’universo di Persona 1, proprio come la Snow Queen. Tuttavia la sua apparizione all’interno della serie è canonica ed importante allo stesso tempo. Oltre ad apparire in Persona 2, come dimostrazione della sua presenza nel titolo precedente, Reiji è effettivamente un membro del team nel manga di Persona. Nel gioco, tuttavia, qualora non vengano soddisfatti i requisiti per incontrarlo ed ingaggiarlo, di Reiji non si sa neppure l’esistenza.
Cosa rende importante questo personaggio ?
E’ il fratellastro dell’antagonista principale di Persona 1, Takahisa Kandori. Solo ottenendo Reiji nel proprio team è possibile scoprire ciò, oltre che ad avere qualche altro particolare sulla vita privata di colui che trama dietro la SEBEC.
A dirla tutta, per essere solo “fratellastri”, si somigliano molto. A tal proposito, è possibile incontrare Reiji in una quest facoltativa in Persona 2, dove Nanjo lo scambia erroneamente per Kandori, in quanto il fratello minore ha i capelli tagliati adesso.